NAPOLI – Da circa una settimana, due nuovi alberi hanno riportato il verde nel mercatino rionale della Pignasecca, luogo simbolo della vita pulsante della Napoli popolare.Lo scorso ottobre, i fusti di jacaranda, che avevano regalato violacee infiorescenze per tanti anni al quartiere di Montesanto, sono stati abbattuti a causa di un’infezione nel tronco. Dopo circa un mese di attesa, il Comune ha mantenuto la promessa ripristinando l’arredo “botanico” nello slargo. L’intervento ha rivitalizzato la vivibilità di questa zona, che, sottratta al racket e resa anche pedonale da diversi mesi, sta ricevendo una nuova riqualificazione.
MAGNOLIE IN PIGNASECCA – Rimossi, dunque i monconi dei tronchi ancora ancorati nel terreno, al loro posto sono stati piantati due giovani esemplari di magnolia sempreverde, della famiglia delle angiosperme, donate dall’associazione Pizzaiuoli Napoletani.Questo albero è molto presente in città e un esemplare di grandi dimensioni si ritrova difatti, poco più avanti, anche in piazza Carità.Il fusto viene piantato infatti proprio nel periodo autunnale prima di incorrere in rigide temperature; per favorirne una crescita adeguata, i fusti sono incastrati tra appositi sostegni che ne guidano la crescita soprattutto per i primi anni di vita.
L’ALBERO RECLAMA RISPETTO – A poca distanza di tempo dal loro arrivo e già si reclama rispetto per la natura e per il decoro urbano. In un quartiere sovraffollato e vissuto quale è quello di Montesanto, spesso questi due aspetti ancora lasciano a desiderare. A denunciarlo è lo stesso “albero”, come si legge dai fogli affissi sui tronchi: agli incivili viene chiesto, a grandi lettere e in triplice copia, di non depositare la “monnezza” nelle loro vicinanze.La richiesta è naturalmente opera dei residenti della zona, che lamentano l’incresciosa problematica di una piazza ancora ammorbata da cumuli di spazzatura: nelle ore pomeridiane tanto come in quelle serali, infatti, la piazzola si trasforma in una pattumiera a cielo aperto, tra cartoni di imballaggio, sacchetti di indifferenziata e umido, scarti ortofrutticoli e ingombranti. E tra le “cattive abitudini” si nota anche quella di poggiare scaletti di servizi o montacarichi mobili proprio in prossimità degli alberi.Data la crescita molto lenta prevista per questo tipologia di arbusto, si spera di giungere in tempo per la primavera a godere della loro magnifica fioritura, senza spazzatura di contorno “tra i piedi”.
Giovanni Postiglione