NAPOLI – Una frode fiscale concretizzata attraverso l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse da società «cartiere». È quanto emerso dalle indagini della Procura di Napoli sulla realizzazione del centro commerciale Ikea di Afragola, culminata questa mattina con il sequestro di beni per 4,2 milioni di euro nella disponibilità di 14 indagati, disposto dal gip ed eseguito dalla Guardia di Finanza di Napoli.
LE INDAGINI – Dalle indagini è emersa una frode fiscale messa in atto da Michele Panico, legale rappresentante della società Italcost srl, con l’utilizzo di fatture per operazioni inesistenti emesse dalle società Italtecno srl e Liccardo Costantino C. sas, emesse nell’ambito della realizzazione del centro Ikea di Afragola. La realizzazione dell’opera ha interessato varie società legate da una catena di contratti di subappalto con identico contenuto, oggetto e valore partita dal subappalto conferito dalla società aggiudicatrice Nac srl a Italcost e nei successivi contratti stipulati tra Italcost e Italtecno e tra Italtecno e Liccardo Costantino srl, queste ultime due risultate essere società «cartiere» emittenti e utilizzanti fatture per operazioni inesistenti.