“Impariamo ad assistere un malato” è un corso di formazione gratuito, di 120 ore, che si svolgerà a Napoli da ottobre 2013 a gennaio 2014 presso la parrocchia Santa Maria di Costantinopoli (Cappella Cangiani) in via Semmola.
Il progetto è stato presentato nell’antisala dei Baroni al Maschio Angioino e presieduto da Patrizia Bruno, dell’associazione AMNESIA (Associazione Malattie Neurogenerative e Sindrome Alzheimer), ideatrice del progetto organizzato dalla cooperativa sociale Il Tulipano, in collaborazione con Autism Aid, la fondazione Il Girasole e la fondazione S. Maria del Pozzo.
Significativi tra i tanti, gli interventi di Luisa Bartorelli e Umberto Senin, rispettivamente Presidente e Presidente onorario di Alzheimer Uniti e la commovente testimonianza di Raffaella Salvi, una caregiver familiare, che ha raccontato la sua esperienza, dando prova del fatto che tutti possiamo avere la forza di far fronte a un problema così grave quale quello della perdita di memoria.
L’Alzheimer è una malattia difficile da affrontare, sia per chi ne è affetto, sia per chi ha il compito di stare accanto agli ammalati, con cure e attenzioni particolari. Il corso predisposto dall’associazione AMNESIA intende propro formare e soprattutto informare i caregiver.
I caregiver nella maggior parte dei casi sono gli stessi familiari degli ammalati, ovvero persone inesperte, che non conoscono a fondo il morbo e non bisogna dimenticare che il più delle volte si tratta di figlie o mogli, che soffrono in prima persona nel vedere un loro caro in estrema difficoltà anche nel fare le cose più semplici e quotidiane. Sono persone spaventate, che hanno bisogno a loro volta di aiuto per poterne dare. Vanno sostenute e informate al meglio sulle varie fasi della malattia e sul come intervenire in maniera efficiente, ma soprattutto con forza e determinazione, senza mai perdere la speranza.
Il corso formativo sarà diviso in cinque sessioni tematiche: “Conoscere la malattia”, “Come adattare l’ambiente”, “Il ruolo della famiglia”, “Il sistema dei servizi territoriali” e “Aspetti assistenziali e giuridici”.
L’Alzheimer purtroppo non colpisce solo l’ammalato, ma coinvolge tutta la famiglia, che ha il diritto di avere tutte le informazioni necessarie per poter stare accanto al proprio caro nel migliore dei modi.
Magdalena Sanges
