di Eva Martino
POZZUOLI – Il tanto atteso Decreto Bradisismo che prevede misure straordinarie in favore dei Campi Flegrei, finalmente è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Dopo 12 giorni di silenzio sismico la terra è tornata a tremare. Uno sciame iniziato nel pomeriggio di martedì 2 luglio, alle ore 15.09, ha interessato tutta l’area di Pozzuoli, Bagnoli, Soccavo e Fuorigrotta e nell’arco di soli 10 minuti si sono prodotte quattro scosse di magnitudo compresa tra 2.9 e 2.5. Altro intenso evento sismico si è avuto la scorsa notte alle ore 02.18, di magnitudo 3.2, con epicentro nella zona del Parco Russo, nell’area di confine tra Pozzuoli e Napoli.
COMMISSARIO STRAORDINARIO – Nel contempo, proprio in queste ore, è stato finalmente pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto n. 91, che prevede la nomina del Commissario straordinario che dovrà completare, con procedure speciali, le opere infrastrutturali. È previsto lo stanziamento in un triennio di 50 milioni di euro (20 per il 2024; 15 per il 2025; 15 per il 2026) per rendere antisismici I fabbricati sgomberati a seguito della scossa del 20 maggio 2024 di magnitudo 4.4, la più forte degli ultimi 40 anni. Il Decreto indica anche le procedure per la presentazione della domanda di contributo e saranno indicati entro 60 giorni criteri, modalità e procedure per l’assegnazione dei fondi. Si avviano pertanto procedure per mettere in sicurezza i fabbricati, mentre alle famiglie sgomberate saranno assegnati contributi di autonoma sistemazione che fanno da 400 a 900 euro a seconda della composizione del nucleo familiare a cui si aggiungono 200 euro se nel nucleo familiare c’è un componente superiore a 65 anni di età o con disabilità superiore a 67%. Il contributo sarà riconosciuto al massimo fino al 31 dicembre 2025.
LA CITTA’ SI MOBILITA – Nella città di Pozzuoli sono nati vari comitati che si stanno mobilitando per accelerare i tempi di applicazione della normativa e per apportare alcune modifiche al decreto, impegnando le forze politiche nazionali perché intervengano con emendamenti nei 60 giorni di conversione del decreto, che inevitabilmente si ridurranno, pena la decadenza, nella considerazione che alla fine della prima settimana di agosto si sospenderà per ferie l’attività parlamentare.
