di Angelo Amitrano
CASALNUOVO DI NAPOLI- E’ stata indetta ieri sera una nuova serrata delle attività commerciali della cittadina, le accuse sono rivolte principalmente all’amministrazione comunale.
DENTRO IL FATTO- I negozianti del Corso Umberto I hanno incrociato le braccia da stamattina alle 9, e già ieri sera circolava sui vari social network una foto dal contenuto abbastanza esplicito, in particolare è riprodotto un volantino che effettua una parodia sarcastica dei classici manifesti mortuari con tanto di disegno stilizzato di bara ed annuncio con data ed ora in sottoimpressione. Comunque, al di la di tutto ciò, si tratta di un umorismo amaro che esprime soprattutto la rabbia dei commercianti casalnuovesi per una situazione che, nonostante il recente cambio di amministrazione comunale, non è cambiata di una virgola e sta inesorabilmente portando la cittadina a nord di Napoli, famosissima in tutto il mondo per la rinomata tradizione sartoriale, verso l’oblio. Un picchetto si è formato nei pressi di Piazza Municipio, da li infatti è partito un vero e proprio corteo che ha sfilato per l’intero corso principale del paese creando anche non pochi disordini; i motivi della protesta sono i seguenti: innanzitutto l’intera popolazione deve fare i conti con gli interminabili lavori di ristrutturazione che proseguono già da un paio d’anni e causano, oltre ad enormi problemi di viabilità e parcheggio, e di questi ultimi ne sono stati eliminati parecchi, in grado di far durare il doppio del tempo anche una semplice commissione, soprattutto la chiusura di molte attività scoraggiate innanzitutto da spese più alte di ricavi e guadagni, ma anche dal fatto che i cittadini si rivolgono altrove per un semplice acquisto proprio perché in quel tratto di strada i pedoni hanno difficoltà e provano forti disagi a camminare, inoltre attualmente i lavori stanno interessando anche l’adiacente Via Roma. Un altro enorme problema che sta affrontando la cittadina è quello dei rifiuti; molte testimonianze parlano di una raccolta differenziata che ormai non esiste più e non viene rispettata, in particolare sono state viste persone raccogliere l’immondizia, depositata anche davanti ai negozi, a qualsiasi ora della giornata.
RABBIA SOCIAL- Concludendo, Casalnuovo è un paese spaccato in due e che fa i conti già da troppo tempo con questa situazione ormai spinosa ed assurda, moltissimi cittadini si aspettavano un drastico cambiamento che purtroppo non è mai arrivato, in particolare e visti i presupposti, doveva esserci un autentico rilancio del commercio quando invece si è nuovamente al punto di partenza, questo è quanto esprimono i commenti di delusione su diari, gruppi e pagine Facebook: “Quello che sta accadendo al commercio di Casalnuovo è un qualcosa di vergognoso.”; “Molte attività sono state e tutt’ora sono obbligate a chiudere, la maggior parte della popolazione casalnuovese fa compere al di fuori del nostro paese.”; “Sono nata a casalnuovo e abitavo sul Corso Umberto, era molto meglio prima che adesso. Hanno ragione i commercianti.” Ma il vero e proprio scopo della protesta è riassunto a caratteri cubitali nel volantino in sottoimpressione all’annuncio suonando da monito: “I commercianti sono l’anima del paese e vanno ascoltati, NON ABBANDONATI!!!!”