Chievo-Napoli 2-4: Hamsik da capitano vero, difesa da reinventare

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Non stecca neanche la seconda Rafa Benitez, eppure il rischio era elevato. Contro il Chievo il Napoli non era mai riuscito ad esprimersi a buoni livelli, non era mai riuscito ad imporsi. Almeno non come ieri sera, quando gli azzurri, nonostante i clivensi abbiano raggiunto per ben due volte il pareggio, hanno tirato fuori personalità ed orgoglio mettendo in scena un secondo tempo entusiasmante.

Gli azzurri hanno compiuto grandi passi in avanti, nel gioco, nella mentalità, nell’assetto tattico e nella forza in attacco. Emergono ancora problemi in difesa rilevanti e nel post partita Rafa Benitez non le manda certo a dire, salvo poi tornare sui suoi passi etichettando il tutto come “qualche problema”. Il Napoli scende subito in campo con il piglio giusto. Detta il ritmo del gioco ed imposta la manovra secondo i dettami del tecnico e si rende subito pericoloso con Higuain che costringe Puggioni alla deviazione. Trascorrono soltanto 5 minuti, è il 13′ quando Marek Hamsik, servito da Lorenzo Insigne, infilza Puggioni dal limite dell’area. Palla a “fil di palo” e gol del momentaneo 0-1.

Gli azzurri continuano ad attaccare affidando la manovra offensiva alle incursioni devastanti di Lorenzo Insigne ma è il Chievo, proprio nel momento migliore degli azzurri, a sfruttare un indecisione in area di Britos e Reina per siglare il pareggio con Paloschi. L’undici di Benitez non ci sta. Trascorrono soltanto 3 minuti, è il 27′ e Higuain inventa un gran numero servendo Callejon che, appostato in area, riporta il Napoli in vantaggio. Gli uomini di Saurini, però, forse galvanizzati dal gol di Paloschi non demordono e undici minuti dopo, ancora su un disimpegno non proprio entusiasmante della difesa, trovano il gol del pareggio proprio con Paloschi che sigla la doppietta personale.

Il secondo tempo è, però, tutta un’altra storia. Hamsik carica la squadra all’uscita dagli spogliatoi. “Dai che un gol glielo facciamo” – dice. Gli azzurri ci credono e a trovare il gol è proprio lo slovacco che al 63′ appoggia in rete una respinta di Puggioni sulla gran botta di Gokhan Inler. Il Napoli è di nuovo in vantaggio. Ma non basta. Gli azzurri si rendono sempre più pericolosi. Stavolta è Lorenzo Insigne ad inventare l’assist al bacio per Gonzalo Higuain che, al doppio tentativo, mette in rete il gol del 2-4 che vale la vittoria degli azzurri e la prima rete per l’argentino nel campionato italiano. Benitez, allora, inserisce forze fresche. Fuori Hamsik, dentro Pandev. Fuori Higuain, dentro Armero. Il Chievo ci prova flebilmente ma l’undici di Benitez addormenta il match ed attende il triplice fischio dell’arbitro.

Segnali incoraggianti anche dalla sfida del Bentegodi, salvo che dal reparto arretrato per il quale Benitez dovrà richiedere gli straordinari. Certo il Napoli vince e convince, ma la difesa non ha attenuanti. Nonostante la vittoria. Troppe le indecisioni, di Britos e Reina su tutti. Troppi gli errori di un reparto arretrato che deve provare a reinventarsi ed irrobustirsi.

Massimo Esposito

Redazione

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