Faida Secondigliano, omicidi Gelsomina Verde e Carmela Attrice: tremila euro per fingersi gli assassini

2546 0

Boss che prendevano a calci la testa decapitata del rivale ucciso e finti killer che, per tremila euro al mese, si sono accollati omicidi come quelli di Gelsomina Verde e Carmela Attrice, vittime delle faide trasversali della camorra.

Scenari inquietanti emergono dal racconto di un pentito della criminalità organizzata di Secondigliano. Rivelazioni che ora sono al vaglio degli inquirenti della Procura della Repubblica partenopea.
A parlare è Pasquale Riccio, collaboratore di giustizia, per un lungo periodo camorrista di Secondigliano, che al pm Maurizio De Marco, il 28 marzo del 2015, ha riferito particolari inediti sull’omicidio di Mina Verde, orrendamente trucidata per non avere rivelato nulla sul boss scissionista Gennaro Notturno (ora collaboratore di giustizia) agli uomini del clan rivale. Mina venne uccisa nelle campagne di Sant’Antimo (Napoli) all’età di 22 anni, nel novembre del 2004, con diversi colpi d’arma da fuoco, dopo essere stata torturata. Poi il cadavere venne dato alle fiamme.

Redazione

VivoNapoli, la testata giornalistica che ha l’ambizione di diventare un interlocutore importante, capace di lanciare proposte e idee per contribuire allo sviluppo di tutto il territorio napoletano. Ogni giorno costanti aggiornamenti su fatti di cronaca e politica, ma anche approfondimenti e curiosità che riguardano il mondo dello spettacolo e della cultura.

Note: Your password will be generated automatically and sent to your email address.

Forgot Your Password?

Enter your email address and we'll send you a link you can use to pick a new password.