di Sergio Valentino
NAPOLI – Su via Toledo l’arte di strada assume i colori del riciclaggio di oggetti dismessi e contenitori di uso quotidiano riattati alla bisogna da chi ha trasformato l’accattonaggio in arte, sfruttando la propria attitudine per la musica in un gioco di equilibrio tra il bisogno e il gioco, in bilico tra l’intrattenimento e le proprie necessità.
CON LUI LA MUSICA SA DI “CASA” –L’artista ha un forte accento anglosassone, ai suoi piedi un cartello appoggiato al leggio con gli spartiti recita “Trash man – 100 % blues riciclati”; la grancassa è ricavata da un catino di plastica, una scatola da biscotti fa da “rullante” e il piatto è un coperchio, e il tutto è percosso da martelletti di piano, la chitarra elettrica a due tastiere è costruita su due targhe di autoveicoli, una dell’Arizona e l’altra dell’Oklahoma. La scimmia mangia soldi, comandata da pedali, è fatta di gommapiuma su armatura di legno e ferro. Ma il tutto si basa sul l’estro e la musicalità del giovane artista. La gente potrà avere una fretta spasmodica, ma nessuno può passare senza essere affascinati da questo fantasioso artista.