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NAPOLI – E poi può capitare di aprire la finestra ed ascoltare la voce di Pino Daniele risuonare tra i suoi vicoli. Napoli piange la scomparsa del suo “nero a metà” con la sua musica. «È forse questo il senso dei social Network. Migliaia di persone di ogni età che si stringono in un abbraccio, da ogni luogo, ognuno a raccontare un pezzetto della propria vita, a cantare un verso di una canzone, a condividere una tua immagine. Per la prima volta, fatta qualche eccezione, non riesco a vedere ipocrisia. Fino a ieri suonavi nelle nostre case e nessuno di noi ti aveva dimenticato, nessuno di noi lo farà. La notizia ci è caduta addosso improvvisa, ci ha colto impreparati, ci ha sorpresi, come fa l’acquazzone che violento si abbatte sulla nostra testa, sulle nostre case. E le reazioni sono tutte spontanee e imprevedibili; io mi commuovo a leggere i tanti messaggi e il dispiacere di ognuno, come si fa a un funerale quando incontriamo gli occhi arrossati di amici e parenti e piangiamo anche noi. I sentimenti condivisi, in primis la tristezza e poi l’amore, ci ricordano quanto siamo simili. Quanto siamo simili. Addio Pino Daniele noi tutti ti piangiamo. Una comunità enorme di persone che ama dividersi e farsi la guerra, litigare e fare a gara a chi è più bravo. Oggi è uno di quei rarissimi momenti nella nostra porzione di storia in cui siamo tutti uniti, senza distinzioni. E mentre ti piangiamo, suonano tutte le tue canzoni». Così lo ricorda e saluta lo scrittore napoletano Luca Delgado.
