Il titolo non è riferito a uno dei suoi celebri film che lo hanno reso famoso e popolare in Italia e nel mondo. Totò cerca casa e non la trova, anzi, da quasi diciassette anni, cerca un museo che sia un grado di ricordarlo e rappresentarlo degnamente.
Antonio de Curtis in arte Totò è amato e apprezzato da tante generazioni di italiani per i suoi film, ricordato per le sue celebri frasi “Siamo uomini o caporali”, “Ma mi faccia il piacere”, “A prescindere”, ” Sono un uomo di mondo ho fatto il militare a Cuneo”… Infatti, per questa frase, che Totò ripeteva regolarmente nei suoi film, gli abitanti di Cuneo gli hanno regalato una statua, solo perché la città è stata citata dal comico. E a Napoli? La città che gli ha dato i natali? A Napoli non esiste un percorso che ricordi ai turisti la storia, la vita, la filmografia del nostro grande attore. Davanti alla sua casa non c’è nulla, né una statua, né una lapide che lo ricordi degnamente. C’è la sua tomba nel cimitero degli Illustri a Napoli, spesso preda di vandali e di ladri.
Totò costituisce senza dubbio una delle più grandi testimonianze di napoletanità nel mondo. La sua faccia, una maschera incollata sul corpo di un burattino, è eterna; le sue battute strappano un sorriso anche al milionesimo ascolto. A tutt’oggi i suoi film sono visti e stravisti, e sono considerati una pietra miliare, anzi, una “pietra emiliana”, come pronunciato da Totò nelle sue frequenti deformazioni linguistiche, nella storia del cinema italiano. Nonostante tutto questo il Museo di Totò a Palazzo dello Spagnolo, i cui lavori sono stati iniziati più di quindici anni fa, non è ancora stato completato, nonostante promesse e annunci da parte delle istituzioni locali.
Chissà cosa penserebbe Totò di questa grave dimenticanza da parte dei suoi amati cittadini.
Antonio Iorio
