di Eva Martino
POZZUOLI – Uno switch atteso da un lato, dall’altro temuto, quello della chiusura della storica tratta della ferrovia Cumana a Pozzuoli. Purtroppo, una frana verificatasi nella stazione di Pozzuoli lo scorso 24 dicembre, ha compromesso la sicurezza del tratto ferroviario, rendendo necessaria la sua chiusura proprio alla Vigilia di Natale. Le verifiche tecniche hanno evidenziato la gravità del fenomeno e l’impossibilità di riaprire la circolazione in tempi brevi. Per mitigare i disagi causati da questa interruzione, l’Ente Autonomo Volturno (EAV) ha istituito servizi sostitutivi su gomma per garantire la mobilità dei passeggeri tra le stazioni interessate. Tuttavia, la chiusura del tratto ferroviario ha rappresentato una sfida significativa per i residenti e i viaggiatori abituali, interrompendo una consuetudine radicata nella vita quotidiana della comunità. Nel trasporto su gomma sono previsti non pochi disagi, anche e soprattutto perché l’autobus percorre la zona alta di Pozzuoli.
NAVETTE SOSTITUTIVE – Ma il sindaco di Pozzuoli, Luigi Manzoni, con un annuncio a sorpresa, ha comunicato che a partire dal 14/01/2025, la linea sostitutiva, già attivata tra Bagnoli e Cappuccini, prolungherà il percorso fino alla stazione di Arco Felice, con frequenza ogni 20 minuti, con fermate intermedie a Dazio, Gerolomini, Cappuccini e Pozzuoli centro. In tal modo, fino all’apertura della nuova stazione di Pozzuoli a via Fasano, saranno ristabiliti completamente i collegamenti precedenti all’interruzione della linea. Sul sito di EAV sono disponibili percorsi e orari di tutti i servizi sostitutivi. Oggi si ipotizza che EAV intenda attivare il nuovo tunnel che è in avanzato stato di lavorazione, ma che non è stato ancora inaugurato.
UNA TRATTA STORICA – La ferrovia Cumana, nella tratta flegrea, rappresenta un ricordo intramontabile per chi ha vissuto e viaggiato lungo il suo storico tracciato. Questa linea non è stata soltanto un mezzo di trasporto, ma un simbolo di connessione, un ponte tra comunità e una presenza costante nella vita quotidiana di migliaia di persone. Molti puteolani ricordano la routine del viaggio verso scuola, lavoro o mercati locali, accompagnata dal familiare sferragliare dei vagoni. Dai finestrini si poteva ammirare il mare che si apriva a vista e i Campi Flegrei che regalavano panorami mozzafiato. Le piccole stazioni erano centri pulsanti di vita, dove persone di ogni età si incontravano, creando una rete di relazioni che andava oltre il semplice viaggio Racconti di incontri casuali, letture durante il tragitto, risate con amici e persino amori nati a bordo. È stata testimone della vita di intere famiglie, dalla giovinezza alla vecchiaia, diventando un elemento di continuità per i suoi passeggeri. Rimarrà per sempre il simbolo di un tempo che, sebbene passato, continua a influenzare il presente. Tre le stazioni interessate alla chiusura (Gerolomini, Cappuccini e Pozzuoli), con due passaggi al livello presenziati da un operatore, binario unico e il suono della campanella ogni 10 minuti.
LE ORIGINI – Fu inaugurata nel 1889 e, nel corso degli anni, ha facilitato gli spostamenti dei pendolari, soprattutto gli operai diretti alla fabbrica della SOFER che scendevano alla fermata “CANTIERI”, ha sostenuto l’economia locale e contribuito alla crescita del turismo nella regione dei Campi Flegrei. Sempre ricordando la storia della città di Pozzuoli, nel 1972 un grave incidente ferroviario si verificò sotto al tunnel che collega Pozzuoli con Cappuccini: nello scontro frontale di due treni, morirono 5 persone.