di Violetta Luongo
POZZUOLI – «Un sito che può attrarre tutto il mondo da far invidia a chiunque», questo uno dei commenti del ministro ai Beni Culturali, Dario Franceschini in visita al Rione Terra di Pozzuoli, storico quartiere della città. È stata la terza tappa per il ministro, dopo Caserta e il museo di Capodimonte, una fugace visita per ammirare, non del tutto e non nel migliore dei modi, la bellezza del sito.
PROGETTI TURISTICI – Immancabile il breve passaggio alla cattedrale inaugurata in primavera. Rimasto particolarmente compiaciuto, Franceschini si è lasciato scappare la quasi promessa di portare al Rione Terra i giornalisti che parteciperanno al Forum Europeo del Turismo che si terrà a Napoli il 30 e il 31 ottobre prossimi e dove convergeranno i ministri del turismo di tutti gli stati europei. Pozzuoli aspetta da oltre 30 anni di recuperare e puntare sullo Rione Terra, con il recupero del borgo, con lo spettacolare panorama che si ritrova, il percorso archeologico, la realizzazione di un albergo diffuso da 600 posti letto e le annesse strutture ricettive e museali, è senza dubbio un’occasione di sviluppo e occupazione per questa terra.
IL RITARDO DI STIPENDI E CASSA INTEGRAZIONE – Unica nota dolente che sfugge al ministro è che il cantiere è fermo da mesi a causa del ritardo degli stipendi dei 100 operai in cassa integrazione. Situazione che, da oltre 30 anni si ripete e, che più volte ha messo a repentaglio la conclusione dell’opera. La Regione ritarda a sversare i 30 milioni promessi e stanziati, soldi necessari per il completamento dell’area est che giunge fino al Duomo.
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