NAPOLI – C’è un altro manager che ha chiesto di collaborare con i giudici nell’inchiesta sugli appalti truccati della Cpl Concordia. Il manager è Nicola Verrini, responsabile commerciale ed ex componente del Cda della cooperativa. E spunta anche, dagli accertamenti di queste ore, una busta che è stata trovata a casa del presidente della stessa Cpl Roberto Casari, con dentro 16mila euro in contanti e con la scritta a matita “Baffo”.
LA DECISIONE – Verrini intanto ha deciso di parlare e racconta di rapporti con la politica e in particolare tra il presidente Roberto Casari e il Partito democratico. I magistrati sono infatti stati contattati dai legali di Verrini martedì mattina, mentre i carabinieri del Noe stanno verificando le parole di Francesco Simone, responsabile delle relazioni istituzionali della cooperativa a proposito dei retroscena di appalti e nomine. Il contatto viene preso dopo che Verrini, davanti ai giudici, si era avvalso della facoltà di non rispondere perché, dicono gli avvocati, “era sotto shock”. La svolta della vicenda risale a circa un anno fa, quando alcuni manager vengono convocati come indagati, scoprendo che l’inchiesta riguarda commesse ottenute in Campania e in particolare la metanizzazione di Ischia.