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NAPOLI – Il musicista e percussionista napoletano Tony Esposito ha fatto visita alla Napoli Tattoo Convention rimanendone piacevolmente stupito, ha girato tra i vari stand incuriosito e affascinato ammettando la voglia di farsi un tatuaggio, e dice “se fosse una scritta sarebbe un nome di qualcuno che non c’è più”.
HA LAVORATO CON I BIG DELLA MUSICA – La sua musica è ispirata a sonorità provenienti da molti Paesi del mondo, mescolate con ritmi tribali e melodie tipiche della musica partenopea. L’originalità del suo approccio si può ritrovare nell’invenzione di strumenti unici come il tamborder, suono onomatopeico di uno dei suoi più famosi brani, Kalimba de Luna, di cui i Boney M. pubblicarono quasi contemporaneamente una cover in lingua inglese. Prima di affacciarsi all’attività discografica in proprio, Esposito ha contribuito, durante gli anni Settanta, al “sound ritmico” di diversi artisti italiani quali: Pino Daniele, Edoardo Bennato, Alan Sorrenti, Juan Lorenzo, Lucio Dalla e tanti altri. Il musicista ha incontrato l’organizzatore della Tattoo Convention napoletana, Giuseppe Zazzera, e con lui si è soffermato tra ricordi e racconti, inoltre Esposito ha ammirato i tatuatori stranieri ma ha aggiunto: “gli italiani sono disegnatori fantastici, ma reputo i napoletani i migliori”