TERREMOTO POZZUOLI/ Inizia lo sciopero della fame: “Vogliamo sicurezza e dignità”

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di Eva Martino
POZZUOLI – Presidio permanente e sciopero della fame a catena per i membri del Comitato Pozzuoli Sicura. Da Lunedi 24 giugno in piazza della Repubblica a Pozzuoli inizia la “lotta per la sicurezza” del comitato puteolano. “Il governo rinvia a fine giugno il decreto che dovrebbe dare sicurezza a Pozzuoli e sostegno ai cittadini con le case interdette – si legge in una nota inviata dal portavoce Ciro di Francia- E ora annuncia che la parte principale del decreto non riguarderà provvedimenti, stanziamenti e contributi. Ora la misura è colma. Pozzuoli non pretende nulla di speciale chiedendo sicurezza e sostegni come li hanno avuti le città montane colpite da frane o le città vicine ai fiumi colpite da alluvioni”.

Pozzuoli è colpita, da sempre, da terremoti di media entità che non hanno mai prodotto vittime o crolli, ma fragilità di stabili “indeboliti” dalla lunga esposizione a scosse continue per lunghi periodi – continua Di Francia – Si sa dagli anni ’80 cosa è necessario fare per fronteggiare la situazione e, di conseguenza, Governo ed amministrazione sono in ritardo inammissibile rispetto alla adozione dei provvedimenti necessari a governare questa nuova crisi bradisismica. E che questi ritardi siano andati oltre i limiti del sopportabile è dimostrato dal formarsi di molti comitati civici che chiedono chiarezza, sicurezza, sostegni. Il moltiplicarsi di queste aggregazioni dimostra la vitalità di Pozzuoli e la sua volontà di continuare ad essere la città che sta, da millenni, fra la Solfatara ed il mare. Ma questo fiorire di comitati, appelli e manifestazioni di qualche ora, ha dimostrato anche che essi non sono sufficienti a spingere governo ed amministrazione ad assumere i provvedimenti necessari ed ormai indispensabili. È giocoforza, dunque, dare corso a una lotta civile, democratica, pacifica, ma di lungo periodo, incisiva ed eclatante in modo da portare all’attenzione nazionale le responsabilità di governo, amministrazione e vari soggetti preposti. Pozzuoli ha diritto ad avere e subito:

1) l’indicazione ufficiale della magnitudo dell’evento sismico atteso che si mormora essere 5.0

2) sulla base di questo dato ufficiale occorre avere VERIFICHE CERTIFICATE E DEFINITIVE che chiariscono:

* quali stabili sono in grado di resistere in sicurezza al sisma previsto;

** quali stabili non lo sono e vanno ristrutturati con la garanzia del contributo statale per le ristrutturazioni certificate come antisismiche;

* quali stabili sono eventualmente non ristrutturabili e come si intende provvedere, fermo restando che l’obiettivo è avere un intervento statale che consenta a tutti di restare nella Pozzuoli resa sicura

** la EROGAZIONE di contributi e servizi adeguati a vivere e lavorare per le famiglie con le abitazioni interdette;

Per queste realizzazioni – conclude il portavoce – di cui Pozzuoli ha diritto, e che fino ad oggi sono state colpevolmente negate, è ormai necessario -dopo che sono state ignorate manifestazioni civili e proposte ragionevoli, dopo promesse fatte e disattese- passare a forme di lotta lunghe, incisive ed eclatanti che costringano il governo ad adottare nel provvedimento previsto per fine giugno, quelle decisioni sempre annunciate e mai prese. Il Comitato Pozzuoli Sicura si organizza, come accennato all’inizio, in una mobilitazione che dura fino all’emanazione del decreto e in base a ciò che il decreto conterrà si deciderà, insieme a tutti gli interessati, se e come continuare la lotta”.

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