Un ideale che è Realtà, non utopia: il Rifugio Charly

1589 0

C’è un ‘micro-cosmo’ che, come troppe realtà parte della nostra realtà, spesso non ha voce, è il ‘micro-macro cosmo’ degli esseri indifesi che, in quanto tali, facili prede di abusi, maltrattamenti, violenza, umiliazioni.

Charly è il primo cane che ho tenuto con me in questo rifugio, era cieco, senza bulbi oculari, aveva ormai perso la sensibilità dell’olfatto, spesso preda di crisi che lo portavano a mordersi dappertutto, è morto di cimurro perché la mamma ne era portatrice. Da allora abbiamo deciso di chiamare questo rifugio ‘Il Rifugio di Charly’”, è quanto racconta Rossella La Barbera responsabile del ‘Rifugio Charly’ da lei stessa concepito e realizzato, e che gestisce moralmente, fisicamente, materialmente, ed instancabilmente ogni giorno, insieme al suo compagno Giacomo Veneruso, e ai volontari.Un rifugio, non un canile –come tiene a precisare Santo Coppola, un volontario- dove i cani sono liberi di vivere secondo la loro natura, di socializzare tra loro e con le persone, perché vengono accolti e non ‘rinchiusi’, come a volte invece capita nei canili, e dove il primo ed unico nostro scopo è la loro felicità.”

È proprio questa l’atmosfera che si respira nella struttura-rifugio ancora in fase di costruzione: la felicità dei cani. Cani che giocano tra loro, che si divertono, alcuni malati ma non visibilmente perché grazie alle cure, all’amore, alla pura devozione, mostrano una perfetta forma. Mossa da meravigliosi ideali, Rossella, come l’aiuto del prossimo, in questo caso degli animali, ideali che ha concretizzato, reso tangibili, ‘ideali’ che non sono rimasti ‘utopia’. Ha un rapporto particolare, non comune, con la sua enorme famiglia a quattro zampe, si rivolge loro anche verbalmente ‘sentendoli’ come figli, “Ogni cane ha il suo nome, significa che loro hanno un’identità, non sono un numero, noi conosciamo il loro carattere, le esigenze di ciascuno, e se ad esempio chiamo ‘Iago’ in giardino, gli altri non mi calcolano, ma è solo Iago che mi viene in contro”, racconta Rossella, innamorata.

Il Rifugio Charly, sito in zona San Felice a Cancello / Polvica , nasce a gennaio, ma è il punto d’arrivo di un’esperienza decennale in questo  campo che ha visto la responsabile gestire questa realtà inizialmente direttamente offrendo casa sua, e il suo primo rifugio a Novara. Patrocinati da AIMA CIVE, Associazione Internazionale Mondo Animale, il Rifugio Charly gode di una decina di volontari che si autogestiscono ed autotassano per far fronte ad ogni tipo di emergenza, dai soccorsi alle intere cucciolate, dalla cura durante la permanenza dei cani al rifugio fino all’adozione. Le loro priorità sono femmine da sterilizzare, femmine incinte, cuccioli, cani abbandonati che non sanno gestirsi in strada, cani malati, ed ogni emergenza affrontata con la sana devozione figlia di una vera e propria vocazione resa missione. “Veterinarie come angeli– spiega Rossella La Barbera- ci aiutano nelle visite mediche offrendosi gratuitamente”, mentre sterilizzazioni, vaccini, analisi le pagano autofinanziandosi, quello in cui sperano è il buon cuore delle persone, fondi da esterni, l’aiuto di aziende, convenzioni che possano aiutare a fronteggiare i costi elevati delle cure, la sensibilità di chi possa offrire cose, come cibo, traversine, antiparassitari, tutto ciò che possa servire a rendere la vita dei cani agevole.

Siamo partiti con 18 cani, ora siamo a 41, soprattutto in estate c’è un’esplosione di emergenze, da quando siamo in attività in questo rifugio abbiamo fatto adottare circa 160 cani. Abbiamo soprattutto bisogno di mamme a distanza o adozioni”, spiega Rossella che personalmente tiene ad occuparsi della prassi dell’adozione, dal microcip, alla conoscenza personale degli adottanti, dal preaffido a tutto ciò di cui si necessita.

Ogni cane ha la sua storia “Rochi è stato rinchiuso per tre anni su un terrazzo, le persone si accorsero della sua presenza perché iniziò ad ululare quando si ammalò di una grave otite. Una signora gli portava da mangiare ma lui non si avvicinava perché aveva paura. Quando è arrivato qui da noi era come sociopatico, girava intorno a se stesso per mordersi, con noi ha intrapreso un percorso fatto di cure ma soprattutto d’amore ed ora si lascia coccolare, ci dà anche i bacetti; Benk attualmente è il maschio alfa del gruppo, fu sparato col fucile dietro al centro commerciale Mandi tra l’indifferenza generale, fu una ragazza a chiamarci, noi giungemmo in soccorso, è stato ingessato, operato per rimuovere più di 80 pallini che per fortuna non rilasciarono piombo nel suo organismo, ora è qui che gioca felice; Cucciolo è stato vittima di una delle ultime ‘trovate criminali’, era legato e trascinato da dei ragazzi, quando si accasciava perché spossato, lo picchiavano, è una vera e propria truffa attuale, questi ragazzi sfruttano il buon cuore delle persone alle quali, quando si avvicinano attirate dalla scena di violenza, chiedono soldi per affidargli il cane”, racconta Rossella mentre con l’aiuto di alcuni volontari somministra medicine e prepara pappe.

Grossa e rumorosa è la denuncia di chi sa, mentre osserva troppa e silenziosa indifferenza o approssimazione generale “I canili spesso sono prigioni per innocenti –esprime una ragazza in visita al Rifugio Charly- box di pochi metri quadri dove i cani vengono abbandonati a se stessi, non c’è socializzazione né tra loro né con le persone. Voi qui al Rifugio sebbene non abbiate ancora dei box avete una meravigliosa premura, in inverno vidi teli per riparare dal vento, dalla pioggia. Quello che mi lascia basita è la realtà delle innumerevoli associazioni che sembrano immobili. Ci sono dipartimenti, numeri verdi a tutela degli animali, ma alle emergenze sono spesso indifferenti. Inoltre è prevista dalla legge una punizione per l’omissione di soccorso anche per i cani, l’arresto per chi maltratta, uccide animali, eppure spesso sembra non si vada mai fino in fondo. Mancano poi convenzioni che possano aiutare le persone a fronteggiare i costi elevati delle spese veterinarie”.

In data domenica 23 giugno è previsto un evento di beneficenza a favore del Rifugio Charly, l’iniziativa è titolata “Uno x tutti, tutti x Charly”, è alla sua seconda edizione, ideata da Floriana Stile, attiva da sempre riguardo al Rifugio, e diretta da Mario Pelliccia, speaker di Radio Marte. Sarà una serata dedicata al divertimento con ospiti, artisti, che si esibiranno per regalare sorrisi all’insegna della solidarietà: da Fabio Brescia a Gianni Simioli, da Lisa Fusco a Angelo Di Gennaro e tanti altri direttamente dal programma, ormai fenomeno di costume, ‘Made in Sud’. L’intero ricavato della manifestazione sarà devoluto al Rifugio Charly per la costruzione dei box,Per fornire più ordine alla struttura, e per tutti quei cani che non sono ancora abituati a vivere in branco, oppure per le femmine incinte e chi ha bisogno di uno spazio tutto suo”, spiega Rossella. L’evento si terrà dalle ore 19:00 al Centro Cinofilo DogLand, “oasi felice per cani e proprietari” come recita lo stesso slogan del Centro.

Il Rifugio Charly con i suoi responsabili e volontari rappresenta un esempio, che va anche oltre la cinofilia, ma, dalle ‘incoscienze’ di chi si mette in gioco ‘rischiando’ in prima persona per giungere ad un risultato che sia poi il risultato delle proprie vocazioni, arriva nelle ‘coscienze’, e ci dice che solo chi persegue, con la tenacia di chi non saprebbe fare altrimenti, in un ideale può rendere reale quell’ideale.

 

Flavia Tartaglia 

Redazione

VivoNapoli, la testata giornalistica che ha l’ambizione di diventare un interlocutore importante, capace di lanciare proposte e idee per contribuire allo sviluppo di tutto il territorio napoletano. Ogni giorno costanti aggiornamenti su fatti di cronaca e politica, ma anche approfondimenti e curiosità che riguardano il mondo dello spettacolo e della cultura.

Note: Your password will be generated automatically and sent to your email address.

Forgot Your Password?

Enter your email address and we'll send you a link you can use to pick a new password.