Vicesindaco su buche scavate nel fondo Selva-Lacandona

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“Questa amministrazione non compie e non compirà, mai, un passo indietro nella battaglia per la legalità e nella lotta alla camorra, soprattutto schierandosi con quanti, ogni giorno e sul territorio, attraverso le loro attività sociali, conducono questa battaglie e questa lotta. Un terreno confiscato ai clan e restituito alla collettività, che sorge a pochi metri da una ex discarica dove si è protesa, nel passato recente, anche la lunga mano della camorra, e dove oggi si organizzano iniziative di rilevanza sociale, coinvolgendo soprattutto minori a rischio, rappresenta un patrimonio democratico da difendere e da proteggere. Un territorio che, dopo lo stupro ambientale e la vessazione criminale, adesso è restituito ed aperto alla città, tanto da ospitare, proprio il 22 e 23 giugno, il primo Forum nazionale della agricoltura sociale, segno di quanto profonde sono le potenzialità di crescita sostenibile e sociale esistenti a Napoli”. Lo afferma in una nota il vicesindaco Tommaso Sodano in merito a quanto reso noto dalla coop Resistenza, a cui è affidato il fondo rustico Selva Lacandona-Amato Lamberti, che questa mattina ha denunciato il ritrovamento di alcune buche scavate nel terreno del fondo stesso.

Redazione

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