NAPOLI – Un primo incontro di riflessione esplicito e attento sulla problematica “gioco d’azzardo” è stato organizzato nella sala teatro della chiesa San Francesco d’Assisi di Villaricca, con la presenza del parroco don Giuseppe Tufo, di psicologi, di professionisti del settore e dalle testimonianze personali di ex dipendenti, che nella loro vita sono riusciti ad affrontare e a discutere su questa “malattia-patologica“. Una condivisione diretta e sincera, in cui ogni individuo è entrato nel vizio-dipendenza del gioco dalla stessa motivazione , che ha a che fare con il “riscatto di sé” e la volontà di vincere per una “sistemazione familiare definitiva”, allegata con l’interferenza di sintomi come l’eccitazione, l’irrequietezza e l’impotenza del giocatore.
TRA LE PRINCIPALI CAUSE – Un problema che, se non curato in tempo, può portare a conseguenze economiche devastanti, compreso il lavoro, la casa ed ogni suo bene dapprima posseduto, nel pieno compimento di azioni criminali e illegali, come furto, frode e falsificazione. Scommesse sportive, bingo e slot machine risultano tra i maggiori passa-tempi degli uomini, coinvolgendo all’incirca un milione di italiani,che hanno dato il loro ingresso particolarmente a causa dell’avvento di internet, con la nascita di casinò virtuali che racchiudono comunità di giocatori e forum di discussione per appassionati, che risultano del tutto insensibili a questa debolezza umana.
Il prossimo appuntamento è fissato alla sala teatro della parrocchia, alle 19.30 del 30 novembre 2013.
Cesare Piccirillo